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L' Associazione “Orti Urbani Tre Fontane" nasce nel gennaio del 2013, su iniziativa di un gruppo di amici abitanti nel quartiere Montagnola dell’VIII Municipio di Roma, tutti accomunati da un particolare spirito aggregativo e specifica sensibilità verso le tematiche ambientali; i soggetti  proponenti provengono in gran parte da precedenti esperienze associative. Questa comunione di intenti ha fatto sì che in breve tempo l’ Associazione sia diventata una realtà solida e punto di riferimento nel territorio, data anche la particolare favorevole locazione degli Orti rispetto al quartiere, adiacente ad un Parco cittadino. Dall’impulso iniziale, con un continuo e sempre più numeroso di soci volontari, in pochi mesi l’area è stata bonificata da quintali di rifiuti per una superficie di circa 6000 m2; successivamente delimitata e suddivisa in 65 lotti da 50m2 ciascuno, in cui sono state avviate piccole coltivazioni condivise. Nell’ambito dei 6000 mq, un'area specifica (orto didattico) è stata privilegiata per la coltivazione di specie botaniche: ospita infatti al suo interno diverse sezioni botaniche, distinguendo parcelle di piante aromatiche e officinali destinate alla formazione dei visitatori occasionali; una zona dedicata al riconoscimento delle piante spontanee e una parte specifica per la coltivazione stagionale dimostrativa delle più comuni specie coltivate, distinta per famiglie. Completano lo spazio didattico: la costruzione di un lombricaio, utilizzato a scopo dimostrativo per avvicinare la curiosità dei bambini ad un più attuale concetto ambientalista di gestione del rifiuto, ed una coltivazione di tipo sinergico, tecnica colturale avviata in via sperimentale per rispondere al tema di colture alternative. Già dal primo anno della sua realizzazione, l’orto sinergico ha trovato ampie adesioni tra i soci nell’utilizzo per la coltivazione ad uso personale condiviso, favorendo così quel tipo di  piantagione dalle caratteristiche non solo di agricoltura biologica, ma addirittura di produzione ‘no chimico’. L’orto didattico è dedicato a sviluppare in accordo con le istituzioni scolastiche della zona, attività formative e al contempo ludiche a favore degli alunni delle scuole materne ed elementari; potrà trovare riscontro nella programmazione futura anche per attività complementari nella disabilità scolastica. Per rinsaldare e rinnovare lo scopo associativo è stato sviluppato un grande spazio per le attività ricreative (spazio sociale a verde), che risulta sufficientemente ampio per accogliere gli eventi organizzati dall’Associazione. Infatti, nell’ambito delle attività sociali collettive, si organizzano su iniziativa dei soci corsi gratuiti di orticoltura tradizionale e alternativa, sull’utilizzo di pratiche colturali organiche, quali il compostaggio e le rotazioni, sull’allevamento e la cura delle api, con la collaborazione e la disponibilità professionale in campo agrario e veterinario di soci tecnici. Ultima attività realizzata sugli spazi comuni è un semenzaio per l’autoproduzione di orticole e floreali. Altri progetti sono in itinere, nel campo di riqualificazione e gestione del paesaggio: la creazione di un giardino a colori, il percorso ciclabile di collegamento tra i quartieri prospicienti l’area e la ciclabile cittadina, il recupero di altre due aree adiacenti l’attuale, che andrebbero a completare l’architettura a verde di una zona per anni lasciata all’abbandono. Infatti, con l’acquisizione di queste aree, potranno vedersi realizzati progetti sopraterra nelle zone attualmente interessate da discarica di terreno di riporto, con realizzazione di strutture per la lavorazione e la trasformazione dei prodotti di provenienza degli orti coltivati, luoghi destinati ad attività sociali e culturali aperte al quartiere, strutture innovative legate alla gestione sostenibile delle acque. Negli anni precedenti il ripristino a verde dell’area, questa risultava zona di abbandono, e poiché circondata da altre zone a verde incolte, si prestava a facile accesso per soprusi, abbandoni illeciti, utilizzo per attività semidelinquenziali; è costata all’Amministrazione pubblica per i numerosi interventi di ripristino e controllo, in soli 2 anni, circa 20 volte la spesa sostenuta dall’Associazione per il recupero ad area controllata. Tutte le attività sono state e vengono realizzate esclusivamente con il lavoro di volontari e con il contributo di sottoscrizioni operate da cittadini del Municipio in cui ricade l’area, sempre più partecipi alle diverse iniziative di carattere aggregativo e divulgativo proposte dall’Associazione. La peculiarità della gestione condivisa dei lotti, del coinvolgimento diretto dei soci per la cura delle aree comuni e l’assegnazione di alcuni lotti ad associazioni di quartiere a sostegno delle loro attività stanno rendendo l’Associazione quale esempio e modello da richiamare per la realizzazione di altri Orti Urbani cittadini; la formula vincente della coltivazione condivisa ha permesso l’adesione numerosa e il sostegno all’Associazione per lo sviluppo e il recupero dell’area intera, coinvolgendo cittadini in operazioni senza terra fino alla futura assegnazione condivisa; lo scambio periodico con le altre realtà sociali e ambientaliste dei quartieri limitrofi è fonte di continua elaborazione di progetti ed idee per la crescita dell’area e dei soci, con positiva ricaduta ad ampio raggio nella sfera urbana. Questo “spazio aperto” vuole così configurarsi come un centro di formazione educativa e ambientale, in cui avranno luogo seminari e percorsi inerenti alle tematiche ambientali, educative, sociali, familiari e interculturali. In risposta al crescente interesse verso l’Associazione, è stata realizzata una nuova opera di bonifica in un'area abbandonata limitrofa all’attuale, che ha visto la realizzazione di altri 40 orti e le aree collegate da spazi verdi da manutenere e preservare.